NOME COMUNE
Liquirizia
NOME SCIENTIFICO
Glycyrrhiza glabra
FAMIGLIA
Fabaceae
HABITAT
È diffusa nel Mediterraneo, Medio oriente, Cina, Australia.
PARTE USATA
Il fusto sotterraneo (rizoma), le radici e il succo.
PREPARAZIONE CONSIGLIATA
Estratto secco titolato in acido glicirrizico (min.4%) (Farmacopea Italiana X).
MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE
Prodotto in capsule.
DOSI
La dose massima deve essere di 600 mg al giorno, suddivisi in due dosaggi, uno fra le ore 7 e le ore 8 e l’altro fra le ore 15 e le ore 16.
COMPOSIZIONE CHIMICA
I componenti principali sono i saponosidi rappresentati soprattutto dalla glicirrizina (dal 3 al 5% della pianta secca). Abbondanti sono anche i flavonoidi.
PROPRIETÀ SALUTISTICHE
Azione protettiva sullo stomaco; azione di aumento della pressione arteriosa; aiuta a ridurre i fenomeni di infiammazione in molti tessuti; aiuta ad ostacolare le reazioni allergiche.
BREVE DESCRIZIONE
Agisce riducendo la secrezione acida della mucosa dello stomaco, esercitando così un’attività protettiva su questo organo; è stato dimostrato con esperimenti sui topi che la liquirizia dimezza la possibilità di ulcera gastrica indotta dall’acido acetilsalicilico. La sua composizione è tale per cui aiuta a ridurre la formazione di alcune sostanze chimiche coinvolte nei processi infiammatori. Può inoltre provocare aumento della pressione arteriosa con effetti quali ritenzione di sodio, di cloro e di acqua, perdita di potassio, riduzione della diuresi e diminuzione della forza muscolare. La liquirizia riduce il rilascio di sostanze capaci di sviluppare reazioni allergiche. È anche di aiuto per molti problemi della pelle caratterizzati da arrossamento e prurito.
EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI
Non deve essere assolutamente utilizzata in pazienti che hanno la pressione del sangue molto alta; non deve essere associata all’uso di cortisone. Può provocare perdita di potassio, trattenimento dei liquidi e riduzione della forza muscolare. Ne è sconsigliato l’uso per i bambini con età inferiore ai 12 anni in particolare di sesso femminile, per le donne in gravidanza e durante l’allattamento e nei pazienti con insufficienza renale.