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Ginkgo

NOME COMUNE
Ginkgo

NOME SCIENTIFICO
Ginkgo biloba

FAMIGLIA
Ginkgoaceae

HABITAT
Si trova in Cina e in Corea, e attualmente è coltivato negli Stati Uniti e in Europa.

PARTE USATA
Le foglie

PREPARAZIONE CONSIGLIATA
Estratto secco titolato in Ginkgolidi (6%) e in Ginkgoflavonoidi (24%) (Commissione E tedesca).

MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE
Estratto secco in capsule.

DOSI
100-200 mg nell’adulto, suddiviso in una-due dosi, meglio se lontano dai pasti.

COMPOSIZIONE CHIMICA
La pianta è molto ricca di flavonoidi. I composti chimici caratteristici di questa pianta sono i diterpeni, più noti col nome di ginkgolidi A, B, C, J e M e il bilobalide

PROPRIETÀ SALUTISTICHE
Azione sulla circolazione venosa; azione contro gli effetti negativi dei radicali liberi; aiuta a ridurre l’aggregazione delle piastrine; azione sui disturbi dell’equilibrio; aiuta a prevenire l’aterosclerosi; azione positiva sull’occhio.

BREVE DESCRIZIONE
Il ginkgo è in grado di rinforzare le pareti delle vene; inoltre, è una delle piante con una buona attività contro i radicali liberi. Grazie a questa proprietà ha la capacità di aiutare a proteggere i vasi sanguigni e di rendere il sangue più fluido, riducendo la tendenza all’aggregazione delle piastrine. Il ginkgo aiuta a ridurre anche l’intensità e la durata delle crisi di vertigine. Vari studi hanno dimostrato l’efficacia del ginkgo nell’aiutare a migliorare l’attenzione, la memoria e altri aspetti di persone con un progressivo deterioramento cerebrale senile. Altri risultati positivi sono stati ottenuti su pazienti con problemi di circolazione alle arterie delle gambe e agli occhi (retina in particolare). Altre azioni positive di questa pianta si esercitano sui problemi tipici della circolazione sanguigna periferica (pesantezza delle gambe, crampi, gonfiori); sulla debolezza dei capillari (sanguinamento di naso e gengive, rottura dei capillari della pelle); sui disturbi all’orecchio (diminuzione di udito, vertigini); sulle allergie della pelle e sulla la prevenzione della degenerazione progressiva dei vasi sanguigni tipica dell’età avanzata.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI
In rari casi e a dosaggi elevati può provocare diarrea. Va usato sotto controllo medico in pazienti epilettici perché può ridurre l’effetto dei farmaci che usano e in coloro che fanno uso di farmaci anticoagulanti. Non deve essere preso in concomitanza con un farmaco chiamato trazodone. In alcuni rari casi può dare reazioni allergiche di tipo cutaneo. Non va usato in gravidanza e durante l’allattamento. Va sospeso almeno 7 giorni prima di sottoporsi a un intervento chirurgico.